lunedì 4 novembre 2019

Selezione da Stampa 4/11/19. 30 anni dopo il muro democrazia a rischio


 L’Europa dell’Est trent’anni dopo il Muro: “Libertà e democrazia qui sono a rischio

 SELEZIONE
C'è poi il capitolo immigrazione: mentre il governo ungherese di Viktor Orban erige un muro al confine Sud e il conservatore polacco Jaroslaw Kaczysnki rifiuta le quote di migranti, i cittadini del blocco mitteleuropeo più che «l'invasione degli stranieri», temono la fuga dei propri giovani: il 67% dei romeni, il 65% di bulgari e il 62% di ungheresi vedono con apprensione il proprio Paese svuotarsi. Sarà per questo che Orban, pur senza strombazzarlo ai quattro venti, apre a lavoratori asiatici (vietnamiti in primis) e in Polonia vi sono due milioni di immigrati ucraini che come spiegano fonti governative «parlano la lingua, condividono la nostra cultura».

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